Com'è stato creato "Chairs"

Chairs, 2011
Chairs è il secondo set più importante realizzato.
Ci sono voluti mesi di lavoro prima di realizzarlo e per far sì che la resa fosse più toccante possibile.
Soprattutto da un punto di vista personale.
Nel 2011 ho cominciato ad appassionarmi alla lettura dello psicodramma, del teatro di ricerca e del teatro dell'oppresso. E proprio grazie ad uno di questi studi è nato questo progetto.
Avevo già sentito parlare dell'esercizio della Sedia Ausiliaria (presente nel Dizionario dello Psicodramma) da un'amica psicologa e mi aveva incuriosita parecchio, poi sono andata più a fondo all'argomento e l'ho applicata per costruirci qualcosa di mio.
E così è stato.
Prima di portarlo in scena ho dovuto fare un grosso lavoro su me stessa e decidere di voler affrontare determinate situazioni e persone. Devo ringraziare soprattutto la mia amica Katia che è sempre stata molto presente nell'ascoltarmi.
Poi ho ricercato due particolari modelli di sedie, imprestate gentilmente da Valeria, e nell'agosto 2011 l'ho messo in scena.
Com'era successo con Imprigionata è stato liberatorio nella stessa identica maniera. Per quello che mi viene da definire il mio lavoro come "performance liberatorie", perchè affronto dolori e insicurezze, ma che nella maggior parte dei casi portano ad un risultato positivo, ad una sensazione di liberazione e leggerezza.

Poi, dopo averlo realizzato, ho chiamato Chiara. Ci tenevo che fosse lei a raccontarlo a parole.
Anche questa volta le sue parole hanno saputo completare il tutto.
Sapevo che non avrebbe deluso le mie aspettative.

Troverete il progetto completo e il testo nel sito.