Mostra Fotografica "SGUARDO di DONNA" a Venezia
Venezia, 8 Novembre 2015 |
Venezia, 8 novembre 2015 |
Che Meraviglia Venezia!
Ci ero andata un sacco di anni fa ad una gita scolastica... Bello ritornarci con un'età più matura e con un altro modo di vedere, si apprezzano tante cose che da adolescente non noti nemmeno.
Anche se siamo state soltanto 2 giorni abbiamo cercato di vedere più cose possibili e abbiamo camminato moltissimo, infilandoci in ogni vicolo, attraversando la maggior parte dei ponti che trovavamo sul nostro cammino e prendendo i vaporetti :) E siamo state fortunate con il tempo, la domenica l'abbiamo vista col sole e il lunedì con la nebbia, affascinantissima!
Avvolta nella nebbia è davvero affascinante... Venezia, 9 novembre 2015 |
Venezia, 9 novembre 2015 |
Alcune sculture di Emily Young |
"TOGETHER" di Jaume Plensa |
"TOGETHER" di Jaume Plensa |
La Casa dei Tre Oci |
La vista dal secondo piano della Casa dei Tre Oci |
Sono stata colpitissima dall'allestimento curato da Antonio Marras, è la prima volta che vedo una mostra fotografica così coinvolgente non solo dal punto vista fotografico, ma anche scenografico e concordo con quello che c'è scritto nel foglio introduttivo alla mostra "Antonio Marras firma l’allestimento con una scenografia capace di trasportare il visitatore all’interno delle storie che si leggono nelle varie sale: un’esperienza nell’esperienza, in cui anche l’allestimento diventa parte fondamentale della narrazione e crea la relazione tra gli spazi della Casa e le opere fotografiche."
La prima parte è quella più spettacolare, anche a livello concettuale, perchè è occupata dai costumi provenienti dal Teatro La Fenice, gli abiti appesi e volutamente esibiti dal rovescio, con le fodere esposte, impongono il sovvertimento della forma e mostrano ciò che sta sotto, lo strato più intimo.
I più sinceri Complimenti vanno anche alla curatrice Francesca Alfano Miglietti per la straordinaria selezione fotografica.
- 25 autrici , 25 storie, 25 sguardi singolari sul mondo, sull’altro, sulla relazione.
Sguardo di donna è una mostra potente di 250 immagini, che parla di diversità, responsabilità, compassione e relazione: un racconto dell’essere che ama per antonomasia, la donna, capace del “dono totale dell’anima e del corpo” (Friedrich Nietzsche, La gaia scienza), con quella dedizione incondizionata alla cura delle relazioni, al rapporto con l’altro, a uno sguardo sul mondo a partire dalla propria consapevolezza. -
In mostra ci sono le foto di: Diane Arbus, Martina Bacigalupo, Yael Bartana, Letizia Battaglia, Margaret Bourke-White, Sophie Calle, Lisetta Carmi, Tacita Dean, Lucinda Devlin, Donna Ferrato, Giorgia Fiorio, Nan Goldin, Roni Horn, Zanele Muholi, Shirin Neshat, Yoko Ono, Catherine Opie, Bettina Rheims, Tracey Rose, Martha Rosler, Chiara Samugheo, Alessandra Sanguinetti, Sam Taylor-Johnson, Donata Wenders, Yelena Yemchuk.
Gender Studies - Bettina Rheims Questo interessante progetto ritrae alcuni transessuali, uomini che hanno deciso di diventare donne e donne che hanno deciso di diventare uomini, e altri appartenenti al terzo genere, ovvero coloro che non hanno voluto scegliere il proprio sesso, ma che vivono tranquillamente la loro doppia identità. Di questo progetto mi è piaciuto che è stato volutamente deciso dalla fotografa di realizzarlo a colori e molto luminoso, proprio per il fatto che tutto è alla luce del giorno. Niente è lasciato ad atmosfere cupe e in ombra. |
Gender Studies - Bettina Rheims |
Sam Taylor-Johnson - Soliloquy Questa serie è stata ispirata alla tradizionale predella rinascimentale, dove mostrava una figura solitaria nel pannello centrale e nella parte sottostante delle scene di vita della persona. La fotografa ha voluto sostituire i santi del tempo con personaggi contemporanei e nelle scene sottostanti i desideri.. Taylor-Johnson cerca di liberarci dalla costrizione della vita moderna. |
Sam Taylor-Johnson - Soliloquy |
Donata Wenders Non sapevo che la moglie di Wim Wenders fosse una fotografa, hanno una cosa in comune a livello artistico: la Poeticità delle immagini. |
Donata Wenders |
Martina Bacigalupo Un interessantissimo studio sui gemelli , la cosa che mi è piaciuta di più è come ha voluto intitolare questa serie, ovvero "Hito". Questo ideogramma giapponese viene utilizzato per rappresentare l'essere umano, l'immagine rappresenta due persone che si appoggiano l'un con l'altro. Ciò che ci rende umani è lo stare insieme, se uno fa un passo indietro, l'altro cade. Bellissimo... |
Martina Bacigalupo |
Shirin Neshat Lei è una delle mie artiste contemporanee preferite ed è stata un'Emozione vedere le sue opere dal vivo... |
Zanele Muholi Bello vedere dal vivo anche i suoi lavori, è da anni che la seguo e la stimo moltissimo. Ha lavorato insieme ai membri della sua comunità come attivista lesbica in favore dei diritti umani, sollevando l’attenzione sui grandi problemi che le donne lesbiche nere sudafricane devono affrontare ogni giorno. |
Zanele Muholi |